Approvata dal Parlamento Ue la risoluzione per ridurre le emissioni del 60 per cento entro il 2030. No di Lega, FdI e Fi.
ROMA – E’ stata approvata dal Parlamento Ue la risoluzione per ridurre le emissioni del 60% entro il 2030. Il via libera ha come obiettivo quello di portare tutti gli Stati ad azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.
L’emendamento, passato con soli 26 voti di scarto, è stato fortemente voluto dai Socialisti&Democratici e quello di Renew Europe. Il no è arrivato dal Centrodestra Ue. Tra i voti contrari ci sono stati anche quelli di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. A favore della risoluzione, invece, la maggioranza che ha votato in modo compatto.
Il duello in Parlamento
E’ stata una seduta molto tesa in Parlamento. La risoluzione è passata con 352 voti a favore, 326 contro e 18 astenuti. Una maggioranza minima con soli 26 voti di scarto.
Decisiva per il via libera l’astensione da parte del Partito popolare europeo. La forza politica avrebbe potuto far saltare tutta la proposta, alla fine ha deciso di non esprimersi per far approvare la misura. Al termine della seduta, il testo è passato con 392 favorevoli, 161 contrari e 142 astensioni.
Toussaint: “Obiettivo ridurre del 60% le emissioni entro il 2030”
Il via libera è stato accolto con soddisfazione da quasi tutti gli Stati europei. “L’obiettivo della riduzione del 60% delle emissioni di gas serra entro il 2030 che abbiamo appena adottato è finalmente un passo nella giusta direzione – ha detto Marie Toussaint, eurodeputata dei Verdi, e riportato da Europa Today – ma per rispettare l’accordo di Parigi l’obiettivo europeo avrebbe dovuto essere del 65, o addirittura del 70%“.
Una risoluzione che è un passo avanti per cercare di ridurre le emissioni di gas serra. Nelle prossime settimane si proseguirà con i colloqui tra i vari Paesi per intraprendere il percorso fortemente voluto dal Parlamento e della Commissione Europea.